Inseguo Dan Flavin da una vita, ma lui mi sfugge. Il desiderio di capirlo col tempo si è fatto ossessione: è caravaggesco, assomiglia a Fontana, ricorda Judd… borbotto mentre porto in giro il cane o sto in trance davanti al tiggì. Non posso farci niente, paragonare qualcosa a qualcos’altro è il modo più semplice che…
[La volta che sparì l’inverno] – racconto breve
Lunedì Sembrava un quadro giapponese, uno di quelli con affusolati rami in fiore che entrano prepotentemente nella tela da un lato. Così gli si presentò alla vista dalla finestra il suo mandorlo in fiore. Lo aveva piantato quando era nata, Maddalena. Era il 29 gennaio. Si stropicciò gli occhi e controllò nuovamente. Non era un…
[Questioni importanti] – micro fiction
Monica mi ha invitato da Fòla, dice che ha grandi novità. Entrato controllo che ci siano i Baulus, sono la mia droga. Ne è rimasto uno solo e al bancone due segugi di vent’anni già annusano da quelle parti. Monica è eccitata: «siamo usciti insieme!». Oltre la sua spalla, la pinza della commessa sfiora l’ultimo Baulus.…
[L’ultima cabina telefonica] – racconto breve
Uscendo di casa non avrebbe immaginato che l’impresa potesse rivelarsi così complicata: era andato dritto dritto tutto sicuro. E invece in quel punto della piazza vicino alla brutta fontana senz’acqua dove ricordava che l’avrebbe trovata, della cabina telefonica non vi era alcuna traccia. Si mise a studiare i dintorni. Iniziò a salirgli quell’effetto di straniamento…
[La donna che giocava a nascondino] – racconto breve
A pochi centimetri dai suoi piedi il terreno scivolava tutto dritto fino al mare che aveva cominciato a ruggire. Non avrebbe saputo dire da quanto si trovasse lì, accovacciata dietro la siepe al limitare del giardino. Se c’era una cosa cui non badava più era lo scorrere del tempo. Non le sarebbe servito granché sapere…
[Brontofobia] – racconto breve
Bussarono. Ebbe un tuffo al cuore, non aspettava nessuno. Si era rifugiato in camera serrando le imposte, dallo stereo suonava a volume alto un jazz rilassante. Eppure aveva sentito quel bussare, forte, insistente. Si avvicinò alla porta d’ingresso con passo incerto. «Chi è?» belò. «Sono io, apri immediatamente.» Laura, certo, chi altri poteva presentarsi così…
[Welcome!] – racconto breve
Il semaforo rosso davanti all’ennesimo tunnel ci intima di fermarci. E aspettare. Galleria strana questa, diversa da tutte quelle che attraversiamo da giorni lungo la statale AK-1 S, che poi dovrebbe stare per Alaska State Highway 1: una bocca spalancata in un grido e incorniciata in un gioco di forme geometriche triangolari che sembra precipitata…
[Un venticello piano piano…] – racconto breve
Le sentiva borbottare da dietro alla reception. Confabulavano fastidiosamente e non riusciva a concentrarsi. Fece capolino sopra allo schermo di modo che lo vedessero e lanciò loro un’occhiataccia. Non sortì alcun effetto. Si alzò rumorosamente dalla postazione, avvicinandosi minaccioso. Non gli lasciarono il tempo di protestare. «Simone! Diana ci ricordava che quest’anno è bisesto!» «E…
La città rattoppata
Mi svegliano rumori dalla strada. Non quelli del via vai delle auto e degli autobus, neppure quelli del parlottare insistente davanti al bar all’angolo. No, sono rumori metallici. Di macchine e di lavoro. Lancio uno sguardo dalla finestra: appunto, lavori stradali. Di nuovo. Sogno o son desto? Da piccolo mi piaceva tanto questa espressione, mi…
[spire] – un racconto (Parte II)
Pubblico la seconda parte di un mio racconto inedito (la prima la puoi leggere qui) *** «Hai una bella faccia tosta a presentarti così…» Il modo in cui Marina mi accoglie mi intenerisce e mi rassicura: lei mi riconosce. I modi bruschi sono quelli di un tempo, i medesimi di quando stavamo insieme. Era sempre…