Il carrello dell’aereo stride sulla pista scura, incerto. O sono io con il mio senso di sconfitta. L’annuncio in cabina mi riallinea alle ventitré di sabato, facendo evaporare in un secondo otto ore di vita. L’aeroporto è deserto. L’agente del controllo passaporti dà un’occhiata svogliata ai documenti. Ricambio con altrettanta svogliatezza pensando a quando potrò…