Bussarono. Ebbe un tuffo al cuore, non aspettava nessuno. Si era rifugiato in camera serrando le imposte, dallo stereo suonava a volume alto un jazz rilassante. Eppure aveva sentito quel bussare, forte, insistente. Si avvicinò alla porta d’ingresso con passo incerto. «Chi è?» belò. «Sono io, apri immediatamente.» Laura, certo, chi altri poteva presentarsi così…